Corruzione: arrestati due avvocati a Perugia. Nei guai anche un giudice

PERUGIA – Un altro terremoto giudiziario sconvolge i palazzi di giustizia e il mondo forense. Due avvocati perugini, Mauro Bertoldi e Nicoletta Pompei, agli arresti domiciliari e un giudice civile del tribunale di Spoleto, Tommaso Sdogati (compagno dell’avvocato Pompei) indagato e per il quale è stata chiesta la sospensione
interdittiva dalla funzione: questo, il nuovo durissimo bilancio di un’altra inchiesta condotta in Umbria dalla procura di Firenze, che ha portato all’esecuzione, da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale
fiorentino, di un’ordinanza agli arresti domiciliari, emessa dal gip, per due civilisti, un uomo quarantenne e una donna 37enne dello stesso studio legale, con sede nella zona della stazione.

Sono accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e di traffico di influenze illecite. L’indagine risale a inizio 2019, è coordinata dalla procura di Firenze competente poiché è coinvolto un magistrato, indagato per corruzione e legato sentimentalmente all’avvocatessa. Il giudice è accusato di aver messo a disposizione poteri e funzione compiendo atti contrari ai doveri di ufficio affinché venissero, fra l’altro, dati incarichi di delegato alle vendite in procedure di esecuzioni immobiliari al legale socio di studio della compagna.

Nei confronti del giudice è stata richiesta l’applicazione della misura interdittiva della sospensione da pubblico ufficio: il gip si è riservato in base all’esito dell’interrogatorio, già fissato. Le indagini hanno, poi, consentito di ipotizzare come i due avvocati abbiano commesso il reato di traffico di influenze illecite – vantando relazioni privilegiate, in realtà inesistenti, con un soggetto terzo delegato alla vendita di un’abitazione sottoposta a pignoramento dal tribunale di Perugia – si siano fatti consegnare indebitamente da una coppia di persone, alle quali l’immobile medesimo era stato pignorato, la somma di 11.500 euro quale prezzo della propria mediazione per poter ‘pilotarè, condizionare la relativa asta. 

Infine la procura di Perugia, in coordinamento con quella di Firenze, ha richiesto altra misura cautelare, questa emessa dal gip di Perugia, eseguita simultaneamente nei confronti dell’avvocato quarantenne per «sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione» per fatti distinti da quelli indagati dagli inquirenti fiorentini.

Rif:https://www.ilmessaggero.it/umbria/corruzione_arrestati_avvocati_perugia_guai_giudice-4930387.html

Corruzione, arrestati due avvocati e indagato un giudice

Per la procura di Firenze il magistrato di Spoleto avrebbe favorito il socio della compagna. I due legali ai domiciliari

Il giudice Tommaso Sdogati indagato per corruzione in concorso con l’avvocato Mauro Bertoldi e la collega di studio Nicoletta Pompei, che invece sono stati arrestati e ristretti ai domiciliari. Terremoto al tribunale di Spoleto per l’inchiesta della procura di Firenze sulla presunta corruzione legata agli incarichi di delegato alle vendite che Bertoldi avrebbe ricevuto nell’ambito delle esecuzioni immobiliari. Le misure cautelari sono state firmate dal gip Angelo Antonio Pezzuti che ha accolto le richieste formulate dal pm Luca Tescaroli a carico dei due professionisti, riservandosi la decisione sulla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti del giudice Sdogati all’esito dell’interrogatorio di garanzia, fissato per il 20 dicembre. Tutto sarebbe partito da un’indagine della procura di Perugia per sfruttamento della prostituzione che coinvolge l’avvocato e una cittadina di nazionalità romena. Ci sarebbe anche un terzo filone di indagine per peculato legato all’utilizzo di marche da bollo negli uffici della questura di Perugia.

Arrestati due avvocati e indagato un giudice In base a quanto emerge dall’ordinanza di 65 pagine, Bertoldi si sarebbe accordato con la Pompei, che aveva una relazione sentimentale con il giudice, per erogarle il 50 per cento della remunerazione ottenuti con gli incarichi di delegato alle vendite. Secondo l’accusa, il giudice Sdogati «avrebbe messo a disposizione dei due avvocati i suoi poteri e la sua funzione di magistrato, compiendo anche atti contrari ai doveri del proprio ufficio e intervenendo reiteratamente alla cancelleria del tribunale di Spoleto, «per verificare indebitamente l’inserimento di Bertoldi negli elenchi dei delegati alle vendite nell’ambito delle procedure di esecuzione immobiliare, per appurare l’iter dello sviluppo della procedura necessaria al perfezionamento dell’iscrizione dell’avvocato negli stessi elenchi e per far nominare Bertoldi delegato alle vendite». Per la procura di Firenze, che per competenza procede su indagini che coinvolgono magistrati, Sdogati avrebbe anche manifestato la disponibilità a farsi assegnare la causa civile per il risarcimento del danno che Bertoldi voleva intentare nei confronti di una compagnia assicurativa.

Traffico illecito di influenze I due avvocati, nello stesso fascicolo, sono indagati anche per traffico di influenze illecite perché, questa l’accusa, si sarebbero fatti consegnare 11.500 euro da due coniugi, che difendevano legalmente, per la mediazione verso un delegato alle vendite nominato dal tribunale di Perugia vantando di avere con lui relazioni in realtà inesistenti. In particolare, secondo la procura di Firenze, i due avvocati avrebbero incassato in quattro tranche la somma per far posticipare dal luglio scorso fino all’autunno la vendita all’asta della abitazione della coppia e per impedire l’alienazione dell’immobile così da far ribassare il prezzo d’asta e consentire ai coniugi di procurarsi il denaro necessario all’acquisto.

Rif:https://www.umbria24.it/cronaca/corruzione-arrestati-due-avvocati-e-indagato-un-giudice

Corruzione: arrestati due avvocati, indagato magistrato

Il tribunale civile di Perugia

Il giudice avrebbe affidato incarichi al socio della legale, con la quale aveva una relazione. L’avvocato agli arresti anche per prostituzione.

Firenze, 16 dic. – Due avvocati di Perugia sono finiti agli arresti domiciliarinell’ambito di un’indagine condotta, per competenza, dalla procura di Firenze. Si tratta di due avvocati civilistiun quarantenne e una trentasettenne, con studio legale nel capoluogo umbro, accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e di traffico di influenze illecite, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze avviata agli inizi di quest’anno. Il reato di corruzione è contestato anche a un magistrato del Tribunale di Civile di Spoleto, legato sentimentalmente alla donna. Il magistrato è accusato di aver messo a disposizione i suoi poteri e la sua funzione, compiendo anche atti contrari ai doveri del proprio ufficio, affinché venissero, fra l’altro, conferiti incarichi di delegato alle vendite nell’ambito di procedure di esecuzioni immobiliari al legale socio di studio della propria compagna. Quest’ultimo avrebbe successivamentespartito i guadagni con la collega.

Nei confronti del giudice  richiesta l’applicazione della misura interdittiva dellasospensione da un pubblico ufficio. Il gip di Firenze si è riservato, in base agli esiti dell’interrogatorio fissato. A eseguire la misura sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze.

Le indagini hanno, poi, consentito di ipotizzare come i due avvocati abbiano commesso il reato di traffico di influenze illecite – vantando relazioni privilegiate, in realtà inesistenti, con un soggetto terzo delegato alla vendita di un’abitazione sottoposta a pignoramento dal Tribunale di Perugia – e si siano fatti consegnare indebitamente da una coppia di persone, alle quali l’immobile medesimo era stato pignorato, la somma di  11.500 euro quale prezzo della propria mediazione per poter pilotare la relativa asta.

La Procura di Perugia, in coordinamento con quella di Firenze, ha richiesto un’altra misura cautelare, emessa dal Gip di Perugia, eseguita simultaneamente, nei confronti dell’avvocato quarantenne per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

rif: https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/perugia-corruzione-traffico-influenze-arresti-domiciliari-a-due-avvocati-indagato-magistrato-1.4941712

Aste giudiziarie, arrestati 2 avvocati | Carabinieri in tribunale a Spoleto, indagato pure un giudice

Aste giudiziarie, arrestati 2 avvocati | Carabinieri in tribunale a Spoleto, indagato pure un giudice | Aggiornamenti

Sono accusati di corruzione, il giudice avrebbe favorito l’avvocato socio della sua compagna. Tutto è nato da un’inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione

Due avvocati, un uomo ed una donna, agli arresti domiciliari ed un giudice indagato a piede libero, tutti accusati di corruzione. E’ il fulcro dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Firenze e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo della città toscana, che lunedì mattina intorno alle 8 si sono presentati al Tribunale di Spoleto.

Qui infatti è in servizio il giudice Tommaso Sdogati, compagno dell’avvocatessa arrestata, Nicoletta Pompei, così come in manette è finito il suo socio dello studio legale, situato a Perugia, l’avvocato Mauro Bertoldi.

Le accuse, a vario titolo, sarebbero di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e di traffico di influenze illecite, nell’ambito di alcune procedure di esecuzioni immobiliari

Gli incarichi per le aste giudiziarie

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, il giudice spoletino, nonostante non si occupi direttamente di aste giudiziarie, si sarebbe speso affinché venissero affidati incarichi di delegato alle venditeall’avvocato Bertoldi, socio dello studio legale della sua fidanzata. I guadagni ottenuti da tali incarichi, poi, sarebbero stati spartiti con la socia, Pompei. 

Tra le accuse mosse ai due giovani avvocati c’è anche quello di aver vantato relazioni privilegiate (che in realtà sarebbero state inesistenti) con un altro delegato alla vendita di una casa pignorata, facendosi consegnare dagli ex proprietari 11.500 euro con l’assicurazione di poter pilotare quell’asta giudiziaria presso il tribunale di Perugia.

Carabinieri al tribunale di Spoleto

Come detto, i militari dell’Arma lunedì mattina in borghese si sono presentati all’apertura del Tribunale di Spoleto per notificare al giudice Sdogati l’avviso di garanzia. Per il momento nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti, ma i pm fiorentini hanno chiesto per lui la sospensione del pubblico ufficio. Il gip, però, si è riservatol’applicazione della misura interdittiva in attesa dell’interrogatorio di garanzia. 

Tutto nato da un’altra inchiesta, 2 arresti per sfruttamento della prostituzione

L’inchiesta che nella giornata di lunedì ha creato scalpore negli ambienti forensi e giudiziari è nata mentre la Procura della Repubblica di Perugia indagava su un’altra vicenda

Si tratta di un’indagine per il reato di sfruttamento della prostituzioneche ha portato all’arresto, sempre nella stessa giornata di 2 persone. In realtà una delle misure cautelari è stata emessa nei confronti dello stesso avvocato Bertoldi poi finito ai domiciliari per corruzione. Sarebbe stato dalle intercettazioni nei suoi confronti che sarebbe emersa l’altra vicenda che ha coinvolto l’avvocatessa sua socia ed il giudice compagno di lei. Per competenza, essendo interessato un magistrato, il fascicolo sui presunti incarichi pilotati è stato poi trasmesso alla Procura della Repubblica di Firenze.

Quanto all’inchiesta sulla prostituzione, i dettagli sono stati forniti dai carabinieri martedì mattina: qui l’articolo.

(aggiornato alle ore 9.25 del 17/12/2019)

Rif:https://tuttoggi.info/aste-giudiziarie-arrestati-2-avvocati-carabinieri-in-tribunale-a-spoleto-indagato-pure-un-giudice/546968/