Il caos al Csm svela il nuovo girone infernale della cultura del sospetto

Se non si sono salvate le eminenze, quale sorte toccherà ai povericristi quando la Santa Inquisizione del Trojan andrà a giustiziare vecchi e nuovi nemici dell’onestà-tà-tà?

A vederli così, stravolti e smarriti, attorno al tavolo tondo di Palazzo dei Marescialli, fanno quasi tenerezza. Sono lì che annaspano, che si affannano, che si gonfiano i polmoni di ipocrisia e di retorica, che tentano con i ditini alzati di farsi coraggio a vicenda dicendo che in fondo le mele marce sono solo cinque, che l’esplosione dello scandalo è stata devastante ma si può ancora risorgere, che non tutto è perduto perché la maggioranza dei magistrati “dovrebbe” essere sana.

Rif: https://www.ilfoglio.it/giustizia/2019/06/06/news/il-caos-al-csm-svela-il-nuovo-girone-infernale-della-cultura-del-sospetto-258945/

Giudici “linciati” da Matteo Salvini

Il presidente della Corte d’Appello di Firenze chiede intervento del Csm contro la black list dei giudici fatta dal vice premier, che insiste: “Qualcuno fa politica e non è normale. Riformare Csm”

Giudici

Da un lato alcuni giudici, Salvini dall’altro. Una parte della magistratura si muove per chiedere che siano tutelati i tre colleghi contro cui si è espresso il Viminale. A parlare di “linciaggio di un nostro giudice”, è il presidente della corte d’Appello di Firenze,  Margherita Cassano: “Ritengo doveroso, quale presidente della Corte di Appello, intervenire in ordine al linciaggio morale cui è ingiustamente sottoposta la dottoressa Luciana Breggia, esposta per i gravi attacchi subiti a pericolo per la sua incolumità, attesa la risonanza mediatica e l’effetto moltiplicatore della galassia dei social”, ha affermato.

Salvini non arretra: “Segnalare toghe che fanno politica. Urgente riforma Csm”

Matteo Salvini, dal canto suo, non cambia idea e punta il dito contro i giudici che, a suo parere, utilizzano la loro funzione per fare politica: “Proprio per rispetto nei confronti del 99% dei giudici che lavorano obiettivamente, è doveroso segnalare quei pochissimi che utilizzano la toga per fare politica non applicando le leggi approvate dal Parlamento italiano”.

Il ministro dell’Interno è intervenuto poi sul modo di elezione di membri del Csm, su una materia, cioè, che compete al ministero della Giustizia. Ha chiesto un cambiamento dei criteri: “Per quanto riguarda i problemi interni al Csm emersi in questi ultimi giorni, è chiaro che è urgente una riforma dei criteri di nomina ed elezione del Csm e la riforma dell’ordinamento giudiziario”.

Per il ministro dell’Interno la situazione che sta vivendo l’organo di autogoverno della magistratura è “preoccupante”. Interrogato sulla questione, chiama in causa Mattarella: “Sicuramente il presidente della Repubblica dirà o farà qualcosa, visto che ne è supremo garante”.

Area: “Csm apra una pratica a tutela di Breggia e Betti”

Dalla parte di Breggia – e delle sue colleghe che secondo il Viminale avrebbero espresso posizioni contrarie alle politiche migratorie di Matteo Salvini e, per questo, si sarebbero dovute astenere da alcuni processi – anche i consiglieri del Csm di Area, soggetto che racchiude le correnti di Magistratura democratica e Movimento per la Giustizia. I togati chiedono che: “Il Csm apra una pratica a tutela di Luciana Breggia, presidente della sezione specializzata in materia di immigrazione del tribunale di Firenze, e di Matilde Betti, presidente della prima sezione civile del tribunale di Bologna, e “a presidio dell’autonomia e indipendenza della giurisdizione”, hanno scritto in un documento inviato all’organo di autogoverno della magistratura. 

rif: https://www.huffingtonpost.it/entry/giudici-chiedono-lintervento-del-csm-dopo-gli-attacchi-di-salvini-linciata-nostra-collega_it_5cf8f112e4b0e3e3df15ce2d