Potenza, soldi per corrompere un giudice: da Catanzaro arriva il sequestro per l’avvocato De Bonis

Potenza, ex dirigente Corte d'Appello e assistente arrestati per peculato -  La Gazzetta del Mezzogiorno

Il fatto è emerso in un contesto investigativo più ampio di reati contro la pubblica amministrazione che hanno visto indagato l’avvocato. Nel corso delle indagini sono state acquisite immagini relative a incontri tra De Bonis ed il suo cliente nei quali sono state riportate comunicazioni in cui espressamente si faceva riferimento ai 23.000 euro, da dare in diverse ‘tranches’ e da usare per la presunta corruzione del giudice.

La somma di 23.000 euro è stata sequestrata a un avvocato del foro di POTENZA, Raffaele De Bonis Cristalli, dalla squadra mobile di POTENZA, in un’indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, in esecuzione di una misura cautelare di sequestro preventivo per l’ipotesi di reato di traffico di influenze illecite. L’avvocato è indagato per aver chiesto soldi ad un suo cliente in una causa civile pendente presso la Corte d’appello di POTENZA a titolo di remunerazione a favore di un magistrato onorario che aveva composto il collegio davanti al quale la controversia era stata trattata, con esito favorevole per il suo cliente. L’indagine è partita da alcune intercettazioni riguardanti la posizione di un giudice ausiliario in servizio presso la Corte d’Appello di POTENZA e gli atti sono stati trasmessi dalla Procura di POTENZA a quella di Catanzaro. Il fatto è emerso in un contesto investigativo più ampio di reati contro la pubblica amministrazione che hanno visto indagato l’avvocato. Nel corso delle indagini sono state acquisite immagini relative a incontri tra De Bonis ed il suo cliente nei quali sono state riportate comunicazioni in cui espressamente si faceva riferimento ai 23.000 euro, da dare in diverse ‘tranches’ e da usare per la presunta corruzione del giudice. Dalle indagini, però, il giudice onorario è risultato completamente estraneo alla vicenda. Il valore del sequestro è pari alla somma consegnata all’avvocato.

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