TORINO. Favori in procura: legale a magistrati, di quel pm ho paura

“Ho paura del dottor Padalino”. Così un avvocato di Torino, Stefano Manzoli, arrestato a febbraio per false fatturazioni ed evasione fiscale, ha risposto agli investigatori durante l’interrogatorio dell’8 maggio scorso, prima di cominciare a piangere. Parlava di Andrea Padalino, ex pm a Torino ora assegnato dal Csm al tribunale civile di Vercelli, indagato a Milano per abuso d’ufficio per una vicenda di favori all’interno del palazzo di giustizia subalpino. Per questo motivo nei giorni scorsi alcuni atti dell’inchiesta, tra cui appunto l’interrogatorio dell’avvocato, sono stati inviati alla procura milanese. A Torino gli inquirenti hanno interrogato Manzoli sulla sua attività all’hotel San Rocco di Orta San Giulio (Novara), dove il magistrato avrebbe trascorso alcuni giorni di vacanza. “Finalmente l’hanno beccato – diceva in una frase intercettata dagli inquirenti in merito alla notizia dell’inchiesta su Padalino -. Come si chiama quando tu vai gratis in un hotel con 12 persone per quattro notti a Pasqua del 2016?”. Agli inquirenti Manzoli ha raccontato del soggiorno del pm con la scorta e la famiglia per tre notti a suo dire a spese dell’imprenditore novarese Andrea Giacomini, proprietario della struttura, grazie alla mediazione di un brigadiere della guardia di finanza processato per altre vicende, Fabio Pettinicchio, “security manager” dell’hotel. L’indagine su Manzoli (ora libero) e altre dodici persone è stata conclusa a settembre.

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