oghe campane, indagato anche l’ex pm Vincenzo D’Onofrio

Il primo è Andrea Nocera, in passato pm a Torre Annunziata e poi capo (dimissionario) degli ispettori del ministero della Giustizia. Il secondo è Vincenzo D’Onofrio, per anni icona della lotta alla camorra e oggi procuratore aggiunto ad Avellino. In comune hanno la toga, certo, ma anche la passione per le gite in barca che adesso rischia di costare cara a entrambi: per Nocera i pm di Napoli ipotizzano il reato di corruzione, mentre D’Onofrio è stato messo sotto inchiesta per concussione dai colleghi di Roma.

Lo scenario che sconvolge la magistratura campana è quello di presunti scambi di favori tra i magistrati inquisiti e gli armatori Salvatore Di Leva, oggi consigliere comunale di Sorrento, e Salvatore Lauro, in passato senatore di Forza Italia, entrambi sotto inchiesta per corruzione. In che cosa sarebbero consistiti questi vantaggi? Partiamo da D’Onofrio, l’ultimo in ordine di tempo a finire nel mirino dei pm. Il magistrato avrebbe preteso da Di Leva, titolare anche di un cantiere navale a Marina di Stabia, la riparazione della barca che utilizzava per le sue giornate di relax nel golfo di Napoli. Il natante, però, non risulta di sua proprietà, ma appartiene a Pasquale D’Aniello, vicesindaco di Piano di Sorrento e amico di vecchia data di D’Onofrio. Di qui l’ipotesi di concussione che ora sembra frenare la folgorante ascesa del magistrato originario di Pomigliano d’Arco, in passato capace di sgominare il clan Sarno di Ponticelli e attualmente in pole position per sostituire Rosario Cantelmo alla guida della Procura di Avellino.

Come hanno fatto i magistrati a risalire a D’Onofrio? Attraverso il trojan installato nel cellulare di Di Leva. E anche questo accomuna il procuratore aggiunto di Avellino al collega che fino a pochi giorni fa ha guidato gli ispettori del ministro Alfonso Bonafede. Stando a quanto emerso proprio da intercettazioni telefoniche e ambientali, Nocera avrebbe ottenuto biglietti gratuiti per viaggiare in aliscafo da Napoli a Capri, oltre il rimessaggio di un gommone di sua proprietà, in cambio di notizie su un procedimento penale che riguarderebbe l’ex senatore Lauro. Su questi fatti Di Leva ha già fornito chiarimenti ai pm, precisando come tra lui e Nocera ci sia un’amicizia ventennale e come il presunto interessamento del magistrato abbia riguardato una vicenda giudiziaria relativa a Lauro. Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni, quando indagati e persone informate sui fatti potrebbero essere nuovamente ascoltati dagli inquirenti.

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