Ingroia, la Procura chiede di condannarlo a 4 anni. E lui scopre che «in Italia c’è malagiustizia»

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«Mi aspettavo un grazie e invece mi sono ritrovato sotto processo». Per Antonio Ingroia la richiesta a 4 anni di condanna per peculato, avanzata dalla Procura di Palermo, è un boccone amaro da mandare giù. L’ex pm, poi patron della lista Rivoluzione civile, ora avvocato, è a processo con l’accusa di essersi appropriato di 117mila euro di soldi pubblici non dovuti. I fatti contestati risalgono al periodo in cui era liquidatore della società Sicilia e-servizi, su incarico ricevuto dall’ex presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.ADVERTISING

L’accusa: «Per tre mesi si è fatto pagare un anno»

«La richiesta della procura non mi sorprende,  dato l’accanimento e l’evidente ostilità nei miei confronti. Quello che è importante è che io so di aver operato nel giusto e di avere la coscienza a posto. Ho capito che c’è un’interpretazione alla rovescia dei fatti», ha commentato Ingroia, intervistato dall’Adnkronos. L’ex pm, sotto processo col rito abbreviato dinanzi al gup Maria Cristina Sala, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto nel 2013 l’indennità spettante come amministratore e non come liquidatore e per soli tre mesi di attività si sarebbe fatto pagare il compenso di un intero anno.

Ingroia: «Ora vedo la malagiustizia in Italia»

«Mi aspettavo un grazie per il lavoro che ho svolto e mi aspettavo che le mie denunce avessero un seguito e invece ho assistito a un rovesciamento della verità», ha lamentato Ingroia. «I crimini e le cose veramente gravi dentro Sicilia e-servizi sono state fatte prima che io arrivassi e le ho puntualmente denunciate. Peccato però che le mie denunce si sono dissolte nel nulla», ha poi sostenuto. Ingroia, che adesso fa l’avvocato, ha affermato di credere comunque nella giustizia. «Sono fiducioso che alla fine la verità verrà a galla. Ora che faccio l’avvocato ho visto tanti casi di mala giustizia per l’Italia, ma credo anche che i giudici sapranno riconoscere la verità. Io – ha concluso – ho la coscienza a posto».

rif:https://www.secoloditalia.it/2019/10/ingroia-la-procura-chiede-di-condannarlo-a-4-anni-e-lui-scopre-che-in-italia-ce-malagiustizia/

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