
Indagato dalla Procura di Firenze il presidente del Tribunale fallimentare: sospetti su incarichi
La Procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati il giudice Umberto Rana, presidente della sezione fallimentare del Tribunale Civile di Perugia. L’accusa è quella di corruzione in atti giudiziari. Oltre al magistrato perugino, la Procura fiorentina sta indagando anche su altri professionisti: un avvocato, due commercialisti e un consulente del lavoro.
Nella giornata di ieri sono state effettuate perquisizioni sia al Tribunale Civile che in diversi studi e abitazioni a Perugia da parte degli agenti di Polizia Giudiziaria della Procura di Firenze. Sequestrati fascicoli e copiati dati da computer e telefonini. Secondo le accuse – ancora tutte da provare – il giudice Rana avrebbe ricevuto “utilità per sé e per gli altri” a riguardo di alcune nomine dei consulenti nell’ambito delle procedure fallimentari “in violazione anche al principio di rotazione” per gli incarichi.
L’indagine fiorentina non riguardere solo il magistrato Rana e i 4 professionisti. Si parla, ma non ci sono certezze sui nomi, di almeno una decina il numero delle persone coinvolte e prossime o già iscritte al registro degli indagati. Le accuse variano da corruzione a corruzioni in atti giudiziari.
L’avviso di garanzia va ribadito non è certo sinonimo di condanna ma è soltanto una informazione rivolta ai diretti interessati avvisati che si sta indagando su di loro. Sia il magistrato che i professionisti – fino ad oggi mai toccati da sospetti e inchieste – insieme ai loro pool di avvocati potranno dimostrare, nelle sedi giudiziare, la propria estraneità ai fatti. L’inchiesta si trova ancora nelle fasi iniziali e dovrà passare al vaglio del Tribunale di Firenze per verificare se ci sono gli elementi per un processo o per una archiviazione immediata. Come detto è ancora tutto da provare. “