Il Csm ha bocciato Roberto Rossi 16 voti contro il Procuratore

Il plenum del Consiglio superiore della magistratura si è espresso sul caso del Procuratore della repubblica Roberto Rossi. La maggioranza ha deciso che non deve essere più lui il Procuratore capo di Arezzo. Sedici i voti contrari, quattro quelli favorevoli. Il vice presidente David Ermini si è astenuto.

La decisione è giunta prima delle 15 dopo la trattazione della pratica, rinviata mercoledì 23 ottobre per approfondire la memoria presentata dal magistrato. E’ passata quindi la linea sostenuta da Pier Camillo Davigo nella quinta commissione e cioè che le condotte di Rossi, in relazione alla vicenda Banca Etruria, avrebbero fatto venir meno i requisiti per continuare nella funzione di Procuratore capo.

Adesso il dottor Roberto Rossi, 60 anni, di Assisi, dal 1997 ad Arezzo, procuratore dal 2014, può fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. La Procura di Arezzo va verso una reggenza con il sostituto procuratore più anziano come servizio, la dottoressa Elisabetta Iannelli.

Secondo Davgo “almeno sotto il profilo dell’immagine” sarebbe venuto meno il requisito “dell’indipendenza da impropri condizionamenti” da parte del dottor Rossi. Rossi aveva replicato con puntualità e riscontri oggettivi alle accuse, ma questo non è bastato a smuovere la linea, rigidissima, del Csm.

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