Caso Palamara, Bernini in Procura a Perugia: «Ho fiducia nella magistratura nonostante il pm Mescolini»

Bernini, prosciolto per prescrizione in Aemilia, ieri ascoltato in procura a Perugia «Una giornata di giustizia affinché cose del genere non capitino più a nessuno»

REGGIO EMILIA . Giovanni Paolo Bernini, ex assessore Pdl a Parma, è stato sentito per circa tre ore in Procura a Perugia, come persona informata sui fatti dopo le dichiarazioni fatte nelle scorse settimane sulle chat, agli atti delle inchieste perugine, tra l’ex consigliere del Csm Luca Palamara e l’attuale procuratore di Reggio Emilia Marco Mescolini, all’epoca in cui si stava deliberando la nomina dell’ufficio giudiziario emiliano. 

«Ho fatto il mio dovere come mio padre mi ha insegnato. A lui che ha visto l’inizio ma non ha potuto assistere alla fine di questa vergognosa vicenda giudiziaria, dedico questa giornata di libertà e di giustizia, affinché cose del genere non capitino più a nessuno», dice Bernini, al termine dell’audizione. 

«La mia fiducia nella magistratura e nella giustizia italiana che, nonostante Palamara e Mescolini, non è mai venuta meno, da oggi è ancora più confermata», aggiunge. 

Il parmense è stato imputato in Aemilia dove l’accusa è stata condotta proprio da Mescolini. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e poi di voto di scambio politico-mafioso, è stato prosciolto in via definitiva con la dichiarazione di prescrizione del reato di corruzione elettorale “semplice”. 

Ha scritto un libro-denuncia, dove si dice vittima di «malagiustizia politica» e parla di un mancato coinvolgimento in Aemilia di esponenti Pd accusando di questo Mescolini. Dopo che erano uscite le chat in cui Mescolini si informava con Palamara della nomina, Bernini ha chiesto di essere ascoltato dai pm perugini. 

Della chat con Palamara, Mescolini ha invece parlato pubblicamente a fine agosto: «Non ho mai mendicato favori ad alcuno, tantomeno a Palamara (la quinta Commissione mi aveva indicato con 5 voti di maggioranza mesi prima della sua nomina quale presidente). La mia coscienza di uomo e di magistrato in quanto sempre e soltanto condizionato dalla legge è totalmente serena». Nei giorni scorsi la Procura di Perugia ha accolto anche la richiesta dell’ex procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, che nell’Appello di Aemilia in corso rappresenta l’accusa, di estrarre copia delle chat che lo riguardano oltre che di un’intercettazione telefonica in cui viene citato, agli atti delle inchieste su Palamara. Si tratta di dialoghi, ad esempio tra Palamara e un altro consigliere del Csm, sulla sentenza disciplinare che censurò Giovannini, ora sostituto procuratore generale a Bologna, per il caso di Vera Guidetti, farmacista di 62 anni che uccise la madre e poi si suicidò. Fu Palamara a scrivere la motivazione di quella sentenza.

Rif: https://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2020/09/18/news/ho-fiducia-nella-magistratura-nonostante-il-pm-mescolini-1.39322378?refresh_ce

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