Aosta, arrestato il procuratore Longarini: nei guai per un maxi-ordine di fontina

Aosta, arrestato il procuratore Longarini: nei guai per un maxi-ordine di fontina

Avrebbe chiesto a un albergatore indagato di acquistare formaggio per 70mila euro da un suo amico, finito pure lui in manette. La difesa: “No comment”

Tradito da un favore a un amico. Il procuratore capo della Repubblica di Aosta facente funzioni Pasquale Longarini è stato arrestato ieri nell’ambito di un’inchiesta della procura milanese, competente sulla magistratura aostana, e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano. Il reato contestato è “induzione indebita a dare o promettere utilità” (articolo 319 quater del codice penale). Il magistrato è stato posto agli arresti domiciliari.

Ai domiciliari è finito anche un imprenditore, Gerardo Cuomo. I due verranno interrogati venerdì dal gip Giusy Barbara: sono accusati di induzione indebita per dare o promettere utilità. L’inchiesta è condotta a Milano (competente su Aosta, ndr) ed è stata affidata al sostituto procuratore Roberto Pellicano.

La storia è emersa durante un’inchiesta della procura di Torino che poi, per competenza, ha trasmesso gli atti a Milano. Da alcune intercettazioni era uscito il  nome di Longarini. Nella sostanza, secondo quanto è trapelato, il magistrato avrebbe convinto un albergatore di Aosta che stava indagando per fatture false e frode fiscale a favorire il suo amico Cuomo. In che modo? Ordinando forme di fontina per 70 mila euro l’anno.Troppe anche per un albergo grande. Così il gestore dell’hotel avrebbe deciso di svelare i consigli per l’acquisto di Longarini. Ma bisognerà attendere gli interrogatori di Cuomo e dello stesso Longarini, previsti nei prossimi giorni, per chiarire meglio il quadro investigativo.

“In questo momento non abbiamo alcun commento da fare. Attendiamo l’interrogatorio di garanzia a Milano che non è ancora stato fissato”. Lo ha detto l’avvocato Claudio Soro, difensore di Longarini. Sia Longarini sia Soro si erano occupati, su fronti diversi, del caso Cogne: il pm aveva sostenuto l’accusa in primo grado, l’avvocato era il legale dei vicini di casa di Anna Maria Franzoni.

Nell’inchiesta sull’omicidio di Cogne Longarini, da sostituto procuratore, aveva collaborato con la collega Stefania Cugge alle indagini che in primo grado, nel 2004, portarono alla condanna a 30 anni di reclusione per Anna Maria Franzoni, accusata dell’omicidio del figlio di 3 anni, Samuele (pena ridotta a 16 anni dalla corte d’Assise Appello di Torino e confermata poi in Cassazione). Nella prima metà degli anni ’90 alcune inchieste di Longarini portarono in carcere l’attuale presidente della Regione Valle d’ Aosta, Augusto Rollandin (carica che aveva ricoperto anche all’epoca); i fascicoli riguardavano in particolareil voto di scambio, l’illecita concessione di contributi regionali ad aziende di autotrasporto pubblico, la partecipazione – in forma occulta – del governatore al capitale azionario di una di queste società. Dal 13 dicembre scorso Pasquale Longarini è diventato procuratore capo facente funzioni dopo il passaggio al vertice della procura di Novara di Marilinda Mineccia. Il suo lavoro ad Aosta – dove aveva lavorato anche in pretura – è iniziato nei primi anni Novanta.

Rif: https://torino.repubblica.it/cronaca/2017/01/30/news/aosta_arrestato_il_procuratore_per_induzione_indebita_a_promettere_utilita_-157236460/

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